Il rapporto tra giovani e lavoro è un tema molto dibattuto negli ultimi anni, in quanto, in seguito alla crisi che ha colpito il nostro Paese, sono molti i giovani che ancora oggi sono disoccupati e in cerca di un lavoro
“L’Italia è una Repubblica democratica , fondata sul lavoro”, ciò è quello che viene annunciato dalla prima parte dell’articolo 1 della Costituzione Italiana, secondo cui il lavoro viene riconosciuto come uno dei principi fondamentali della vita economica e sociale del paese.
Il lavoro, infatti, viene riconosciuto prima di tutto come diritto del cittadino ma anche come suo dovere, a seconda se sia un lavoro dipendente o altra attività capace di produrre reddito. Ogni genere di attività svolta dal cittadino considerata un lavoro è soggetta a prelievo fiscale da parte dello Stato, perciò lo stato come Ente pubblico ricopre un ruolo importante nei rapporti lavorativi.
Attualmente, ma gia da molti anni, parlando di lavoro iniziano a sorgere mille discussioni dovute ai gravi problemi che girano intorno ad esso . Uno delle grandi piaghe che affligge l’economia di molti paesi, ma soprattutto quella italiana è la disoccupazione.
Un problema che accomuna una gran percentuale di giovani, che dopo aver dedicato anni allo studio , si ritrova ad essere catapultata in un mondo lavorativo quasi inesistente: i giovani e la crisi economica sono ormai un binomio quasi inscindibile. La colpa di tutto questo viene attribuita ad un prelievo fiscale elevato nei confronti dei datori di lavoro che riducono le assunzioni ricorrendo sempre più spesso alla stipulazione di contratti lavorativi a tempo determinato, ossia il precariato o addirittura ricorrendo al “lavoro nero” . Per quanto riguarda il precariato è un problema che negli ultimi mesi sta gradualmente diminuendo, poiché il datore di lavoro che prima andava incontro a delle agevolazioni stipulando questi tipi di contratti, attualmente in tempo di crisi, non ha piu agevolazioni a suo favore , e il lavoro nero che oltre ad avere un’apparente lato positivo, cioè a non essere soggetto a prelievi fiscali, ha molti lati negativi tra cui l’illegalità dell’attività . Quindi il datore di lavoro molto spesso per evitare vari problemi con la legge evita di avvalersi di dipendenti e ciò provoca un calo delle persone che svolgono attività lavorative.
La disoccupazione aumenta giorno per giorno e l’economia del paese peggiora sempre di più , i giovani si ritrovano sempre più a sentirsi delle “COMPARSE” nell’ambito lavorativo, invece di sentirsi i protagonisti. Forse la Costituzione non aveva del tutto ragione , perché nella realtà l’Italia è una Repubblica Democratica fondata sulla ricerca del lavoro.
Ogni giorno sempre di più si sentono al telegiornale notizie che ci fanno star male, fabbriche che chiudono , banche che falliscono , padri che restano disoccupati , anziani ai quali non viene data la pensione e sono costretti a vivere nella povertà; tutto ciò non giova , a noi giovani che dovremmo avere una visione meno pessimistica della vita. Noi giovani sognamo di dare una ripulita al mondo del futuro, creando delle motivazioni che ci spingono ad operare bene, cambiare i politici e le leggi ingiuste , creando cosi’ nuovi posti di lavoro ,perché se non ci fossero i giovani non ci sarebbe Avvenire. Noi giovani abbiamo un’arma importantissima a nostro favore , abbiamo la capacità di sognare e il coraggio per ripartire!